Sunday, July 10, 2011

Italia, Repubblica fondata sulle Tasse ...

by Tassati e Mazziati


LE TASSE, VISIONE D’INSIEME

Lo Stato preleva il 51 % del reddito lordo ai contribuenti “onesti

Perché lo Stato percepisce risorse finanziare dalle tasse?
- erogare servizi (sanità, ordine pubblico, sicurezza)
- ridistribuire le risorse (pensioni e assistenza sociale)
- ripagare il debito pubblico.

Quali tasse mediamente“conosciamo”?
IRPEF, Addizionali IRPEF, IVA, dichiarazione dei redditi, trattenute sulla busta paga

Spesso si associano le tasse ad appuntamenti temporali precisi.

Giulio Tremonti (libro bianco per la riforma fiscale) individua 100 tasse di cui14 tributi sulla casa e 9 sull’automobile.
Censimento tasse ISTAT: 107 forme di prelievo di cui 73 vigenti (con gettito corrispondente)
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LE TASSE MENO CONOSCIUTE

Il prelievo IRPEF effettuato su un lavoratore dipendente è l’imposta che maggiormente grava sulle tasche degli italiani.

L’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) varia in funzione del reddito, e dei famigliari a carico (solo moglie o moglie e figlo)

IRPEF è solo la punta dell’iceberg, vi sono altre imposte che versiamo (più o meno inconsapevolmente) nelle quali ci si imbatte quotidianamente:
• Contributi previdenziali
• Contributo del Servizio Sanitario Nazionale
• Premio INAIL casalinghe
• Addizionale comunale IRPEF
• Addizionale regionale IRPEF
• Imposta sula valore aggiunto IVA
• Prelievo sui rifiuti (TIA/TARSU)
• Bollo auto
• Accise
• Imposta sulle assicurazioni
• Canone RAI
• Addizionale comunale sui consumi di energia elettrica
• Addizionale regionale sui consumi di gas
• Ritenuta d’imposta sugli interessi attivi.

Tutte queste tasse, aggiunte all’IRPEF, portano la pressione fiscale del contribuente medio a raggiungere e superare il 43,2%.

Questa quota può variare in dipendenza alla situazione familiare:
- Lavoratore celibe (43,9%)
- Famiglia bireddito (40,3%)
- Famiglia monoreddito (45,5 %)
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CAPITOLO CASA e AUTO

Dalle tasse sulla casa si ricava un gettito di 43,2 miliardi di euro ca. così ripartiti:
62.8 % allo Stato
34.5 % ai Comuni
2.5 % a Province e Regioni.
Le “tasse casa”, in riferimento al consumo di energia e gas, sono in sostanza tre:
- Accisa
- IVA
- Addizionale regionale

Dalle tasse sulle auto, compreso il comparto trasporti nel complesso (flotte aziendali, autocarri e altri veicoli) lo Stato ricava circa 58 miliardi di euro.
Le “tasse auto”sono invece cinque e comportano un aggravio superiore a quello del bene casa:
- Contributo al Servizio Sanitario nazionale sui premi RC Auto
- L’imposta sulle assicurazioni
- Le accise
- L’IVA
- Il bollo auto

A proposito del possesso dell’auto è da evidenziare come si rappresenti il problema assurdo delle “tasse sulle tasse”; ad esempio ad incrementare il premio RC auto concorre anche il fisco:
Le tasse ammontano a ben il 18,7 % del premio versato ovvero capaci di incrementare il premio netto di ben il 23 %.
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LE ACCISE

Ricorrono più volte le ACCISE: cosa sono?
Sono particolari imposte indirette caricate principalmente sui prodotti energetici che pesano in modo determinante sulla composizione del prezzo del bene e vengono calcolate sulle quantità prodotte e consumate.
Nel corso della storia utilizzate per reperire gettito in occasione di eventi straordinari, ma, terminato l’evento non sono stati mai abolite; eccone alcuni esempi:
- 1.90 lire per la guerra di Abissinia del 1935
- 14 lire per la crisi di Suez del 1956
- 10 lire per il disastro del Vajont del 1963
- 10 lire per l’alluvione di Firenze del 1966
- 10 lire per il terremoto del Belice del 1968
- 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976
- 75 lire per il terremoto dell’Irpinia del 1980
- 205 lire per la missione in Libano del 1983
- 22 lire per la missione in Bosnia del 1996
- 39 lire (0,020 euro) per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.

Il tutto corrisponde a 0,25 euro.
Una curiosità, stando ai calcoli, quanti giorni l’anno un contribuente lavora “per lo Stato”?
160 gg/anno lavoratore celibe
166 gg/anno famiglia monoreddito
147 gg/anno famiglia bireddito

Ricordiamo che la tassazione in Italia subisce variazioni rispetto alla Regione in cui si risiede e talvolta anche rispetto al Comune in base alle cosiddette Addizionali Irpef.
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IL FENOMENO DELLE “TASSE SULLE TASSE”

L’aggravio fiscale che subiscono i contribuenti dovuto alle tasse sulle tasse è notevole: di seguito alcune delle principali:

Energia elettrica: IVA con aliquota al 10% calcolata su:
- accisa su energia elettrica destinata allo Stato
- addizionale comunale destinata agli Enti locali

Gas: IVA con aliquota al 10% sui primi 480 mq, al 20 % oltre, su:
- accisa erariale sul consumo di gas
- addizionale regionale

Carburanti per autotrazione: IVA con aliquota al 20 % calcolata su:
- accisa erariale
Tassa rifiuti: tributo provinciale con aliquota al 5 % su:
- TARSU
- TIA

Addizionale ex ECA del 10 % su:
- TARSU

IVA del 10 % su:
- TIA

Alcune cifre, dalle tasse sulle tasse si percepiscono:
- 200 mln di euro sull’energia elettrica
- 300 mln euro sul consumo di gas
- 2,5 miliardi di euro dall’IVA alle accise sui carburanti
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IL CASO DEI FONDI PENSIONE

Secondo gli studi un lavoratore italiano che va in pensione con 58 anni di età e 35 di contribuzioni matura prestazioni pensionistiche in grado di coprire i successivi 17 anni di vita. In Italia la speranza di vita è però superiore ai 75 anni e ciascun anno di vita in più rappresenta un aggravio per lo Stato che deve garantire il pensionato.

Come contrastare la crescita della spesa per lo Stato?
- Inasprimento dei requisiti anagrafici per l’accesso alla pensione
- Equivalenza fra contributi versati e prestazioni pensionistiche attese (cd. metodo di calcolo contributivo).

Le idee per il completamento della riforma previdenziale nel nostro Paese sono in larga parte orientate verso un ulteriore aumento dell’età pensionabile e verso la modifica degli attuali coefficienti di trasformazione.

Quali saranno le conseguenze di questo percorso riformatore sui giovani?
Non rosee.

- Innanzitutto potranno percepire la pensione ad un’età molto più avanzata dei loro padri.
- Soggetti al sistema di calcolo “contributivo” vedranno ridotto il tasso di sostituzione tra ultims retribuzione percepita e prima pensione ricevuta.

In altri termini: le future generazioni pagheranno gli errori di precedenti gestioni previdenziali infelici e si ritroveranno a dover vivere, ritiratisi dal lavoro, con una pensione che ammonta a meno della metà dell’ultimo stipendio percepito.
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PAGHI DUE, PRENDI UNO

L’obbligo di rivolgersi al privato per avere un servizio che dovrebbe essere pubblicamente garantito dal pagamento delle imposte non è cosa rara in Italia.

L’equazione dovrebbe essere immediata, se non stessimo parlando dell’Italia:
più tasse = più servizi o, variando,
più tasse = qualità più elevata dei servizi.

Purtroppo non è sempre così, anzi, in molti casi i servizi, quando previsti, non sono adeguati all’ammontare di risorse che ciascun cittadino trasferisce allo Stato ossia quasi 11.000 € l’anno.

Come possono i cittadini far fronte a servizi carenti?
Rivolgendosi, pagando, ai privati

Si può affermare con ragionevole certezza che in Italia il concetto di sussidiarietà orizzontale è abbastanza forzato e gli incroci tra pubblico e privato penalizzano, anziché aiutare, i contribuenti.
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PAGHI DUE, PRENDI UNO

QUALCHE ESEMPIO

1- Il trasporto pubblico
Ciascun cittadino versa 50,41 l’anno per il trasporto pubblico che utilizza molto poco. Gran parte di noi si sposta in auto ad un costo medio di 13,90 € tra carburante ed altro. Spesso decidiamo di evitare il traffico urbano viaggiando in autostrada pagando naturalmente il pedaggio.
Cosa ci spinge a sopportare tutti questi costi ulteriori per spostarci?
Non sempre si tratta di volontà legata a pigrizia o altro. Spesso è la consapevolezza di dover affrontare lunghe attese per usufruire di servizi di qualità largamente inferiore a quella dovuta.

2 – I servizi postali
L’azienda Poste Italiane SpA che si occupa dei servizi postali in Italia è per quasi il 90% in mano pubblica. Questo vuol dire che ciascun cittadino italiano, essendo “proprietario” di parte dell’azienda ha diritto a sfruttarne i servizi.

Che grado di efficienza e qualità offre il servizio pubblico postale?
Nelle valutazioni degli utenti non elevatissimo. I cittadini che intendono effettuare spedizioni sicure e celeri si rivolgono a società private “autotassandosi” quindi e deviando il servizio di Poste Italiane.

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