by le mille bolle
Il punto di vista, molto particolare, di Giampietro Comolli Ho molta stima e simpatia per Giampietro Comolli, che vanta un curriculum professionale, alla testa di importanti Consorzi e poi di aziende, di assoluto rispetto. Negli ultimi anni ha lavorato molto per l’Altamarca Trevigiana e ha creato l’Osservatorio economico vini spumanti effervescenti. “Bollicine e spumanti Italiani sulla cresta dell’onda. La produzione annua è stata di 434 milioni di bottiglie con un valore all’origine di 735 €/mil. Crescita dei volumi del 9,1%. Per il solo export ancora meglio: volumi a +11,5% e valore +16% rispetto al 2012. Consumi totali stimati a 419.960.000 bottiglie di cui 397.250.000397.250.000 di bottiglie di metodo italiano e 22.710.000 di metodo tradizionale, ancora per il 92% consumato tutto in Italia e troppo legato alla “regionalità”. 277,6 milioni di bottiglie sono state stappate all’estero (in 78 Paesi) e 142,4 milioni sono state consumate in Italia. Giro d’affari al consumo totale stimato di 3,071 €/miliardi. Il mercato italiano si presenta bloccato, infedele, discontinuo, ma non ancora maturo. Eccessivo il distacco fra produttore e consumatore: la complessa difficoltà della domanda impone più elasticità di metodi d’offerta. Il consumo nazionale, per il terzo anno consecutivo regredisce, -8,1 milioni di bottiglie (il 6,2%) in totale, compreso 3,7 milioni di bottiglie importate (Champagne e Cava). In 3 anni l’Horeca ha fatto registrare un calo di consumi di bollicine del 11%, soprattutto per le etichette con prezzi intermedi. Tengono i marchi più noti e di alto valore. In GD si riscontra una certa stabilità dei volumi, un leggero calo delle High Tags, crescono leggermente i volumi dei primi prezzi, il fatturato tiene o cresce leggermente a seconda delle insegne. <Il mercato nazionale ha bisogno di una nuova programmazione di marketing e strategia lungo periodo: più promozione commerciale e contatto diretto con il consumatore finale per crescita dei consumi. Il supporto conoscitivo e formativo fanno parte del mix di vendita: queste azioni devono essere più localizzate, soggettive e private, con inviti a toccare con mano, in fase di contrazione, discontinuità.> dice Giampietro Comolli |
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